Lo studio della luce solare-Architetturambiente
L’autonomia solare diurna (SDA) spatial dayligh autonomy, rappresenta la percentuale della superficie interna che riceve sufficiente luce solare pari a 300lx (300 lux) per almeno il 50% del periodo di utilizzo durante l’arco dell’anno. In buona sostanza questo parametro è indice da un lato, dello stato di confort visivo negli ambienti interni e dall’altro del risparmio dell’energia destinata all’illuminazione artificiale.
Il parametro ASE (Annual Sun Exposure) rappresenta la percentuale della superficie interna che riceve luce diretta pari a 1000 lux per un periodo di 250h/anno. Un valore ASE che si attesti sotto il 20% della superficie interna permette di evitare situazioni di disconfort visivo e surriscaldamento degli ambienti interni nei periodi estivi. La progettazione deve quindi tenere in considerazione sia il parametro SDA che ASE i quali tendono a muoversi nella stessa direzione. È necessario quindi, adottare determinate scelte progettuali, la forma delle finestre, strette e alte contro basse e larghe e l’utilizzo di sistemi di schermatura solare che favoriscano l’ingresso alla luce diffusa e lo impediscano alla luce diretta.
La luce naturale deve arrivare in misura sufficiente a garantire condizioni di confort visivo ottimali e risparmio energetico. È necessario quindi studiare attraverso una simulazione l’incidenza della luce solare negli ambienti interni al fine di determinare la quantità di luce ricevuta attraverso le superfici vetrate. Ciò permette di compiere le scelte progettuali più opportune. È necessario prediligere forme per le superfici vetrate alte e sottili anziché corte e larghe e la progettazione di ombreggiature che blocchino la luce solare diretta favorendo l’ingresso alla luce solare indiretta.